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Dopo più di vent'anni, riveduto dall'autore, esce il libro edito nell'85 dalla Cooperativa Dispacci. Anche a distanza, quest'opera si ripresenta intatta nella sua capacità di attrarre e portare con sé i pesi, non tanto di una generazione quanto delle persone, che hanno ruotato attorno a certe esperienze che in quel periodo ha cercato di assumere una dimensione più "politica", di un luogo che accomunasse, creando e comunicando valori e sentimenti da condividere. Scrive Roberto Roversi nella sua postfazione al libro: «Il mondo è guardato, in una duplicità altamente emotiva ma anche lucidamente musicale, come una realtà che si sta perdendo e, contemporaneamente, si sta ritrovando; come un addio e una sorpresa; come un dolore e come il principio, appena accennato, di un riscatto. La forza ultima di questi testi sta soprattutto in questo drammatico incrociarsi di due realtà, e due verità, che si muovono come lava di un vulcano».